Proposta di "Cessione d'uso di cose mobili"

redatta da Tito Schipa Jr. nel 1986

 

 

CESSIONE D'USO DI COSE MOBILI

Con la presente scrittura privata, da valere quale pubblico atto a tutti gli effetti di legge, il sottoscritto SCHIPA Tito Jr. domiciliato a Roma in via del Sesto miglio 4, a nome proprio e della madre Sig.ra Diana Borgna, cede in uso all'Associazione Amici della Lirica Tito Schipa, con sede in Viale Otranto 80, Lecce, i cimeli del defunto padre, tenore Tito Schipa Raffaele, in arte Tito Schipa, elencati nell'inventario già redatto e firmato in data 16.XI.1983 dallo stesso Schipa Tito e dal Preside Francesco Mazzotta, all'epoca Presidente pro-tempore dell'Associazione.

La cessione è regolata dalle seguenti clausole:

a) La cessione è a titolo gratuito, e scadrà il 31 Marzo 1988, salvo rinnovi trimestrali da ratificarsi tramite scambio di lettere raccomandate tra le parti.

b) L'Associazione avrà come unico scopo relativo ai cimeli stessi la ricerca delle modalità di realizzazione di una mostra-museo nella città di Lecce, e di sovvenzioni di tipo pubblico o privato, con privilegio verso il Comune di Lecce, al quale ha facoltà di vulturare la presente cessione laddove il Comune attui il suo progetto di ristrutturazione e concessione degli ambienti del Castello di Carlo V qual sede della mostra-museo.

c) i beni elencati nel succitato inventario non sono divisibili. Ogni altro uso diverso da quello citato nella clausola b) non è consentito dalla famiglia Schipa, la quale, s'intende, resta in ogni momento della durata del presente atto proprietaria piena e assoluta dei beni, e che ne rientrerà in materiale possesso allo scadere di ogni frazione di eventuale rinnovamento del presente atto o allo scadere definitivo dello stesso. I beni dovranno essere conservati dall'Associazione in un luogo unico ed essere visionabili sotto semplice richiesta del signor Schipa e sul momento.

d) Nell'auspicata ipotesi che la mostra-museo venga realizzata entro i termini di validità del presente atto, l'Associazione sarà preposta alla cura, impostazione e realizzazione di tutte le attività collaterali e connesse alla Mostra (incontri culturali, conferenze, dibattiti, manifestazioni e quanto in materia è detto nello statuto dell'Associazione stessa).

e) per quanto concerne oneri finanziari e quanto altro sarà necessario per la cura, custodia e tenuta della Mostra, il tutto formerà oggetto di apposita convenzione con il Comune o con altro ente interessato al finanziamento, sponsorizzazione e realizzazione della Mostra. Tale atto non potrà avere validità senza il consenso e la controfirma del signor Schipa.

f) Il signor Schipa viene fin d'ora eletto dall'Associazione Sovrintendente e direttore Artistico della Mostra. L'associazione gli affiancherà un responsabile amministrativo eletto al suo interno e delegherà a queste due cariche l'allestimento della Mostra, il reperimento di ulteriori cimeli, l'inventario periodico, le migliorie eventuali.

g) La carica del Signor Schipa sarà a carattere vitalizio.

h) L'associazione riconosce alla collezione in oggetto il valore di £ 150.000.000 (centocinquantamilioni) rivalutabili di anno in anno secondo l'indice ISTAT, e si dichiara responsabile verso la famiglia SCHIPA per eventuali danneggiamenti, furti, smarrimenti o qualsivoglia danno debba aversi ai danni di tutta o parte della collezione, durante il periodo di validità del presente atto, indipendentemente dalla volontà dell'Associazione; l'Associazione rifonderà eventuali danni di tal tipo o assicurerà congruamente presso una stimata compagnia l'insieme dei beni a partire dalla data della firma del presente atto.

i) l'Associazione ratifica e fa suo l'atto privato intercorso in data 14.XII.1984 tra l'allora suo Presidente Preside Francesco Mazzotta e il signor Schipa riguardante l'impegno di acquisto di un ritratto di Tito Schipa e di una cornice. Tali oggetti entrano fin d'ora, salvo che per la gratuità, a far parte dei beni cui si riferisce il presente atto.

l) L'Associazione si impegna a fare in modo che la tomba di Tito Schipa sia curata e rispettata da chi ne ha l'incarico, quale parte integrante del patrimonio culturale Schipa cui essa intende ben provvedere.

m) L'Associazione, allo scadere del presente atto, nel caso non si fosse arrivati alla realizzazione della Mostra - Museo, farà pervenire a proprie spese e sulla propria responsabilità - danni , entro venti giorni dalla scadenza dell'atto tutti i beni in oggetto alla residenza della famiglia Schipa.

n) L'Associazione e il signor Schipa si danno reciproco atto che la precedente scrittura detta "ATTO DI DONAZIONE DI COSE MOBILI" firmata il 16.XI.1983 è definitivamente e improrogabilmente scaduta il 15.XI.1985, e del tutto destituita di ogni validità, essendo di conseguenza tutti i beni in oggetto ancora e sempre di piena e assoluta proprietà della famiglia Schipa.

 

 

* NOTE

Questa proposta di "Cessione d'uso" redatta da Tito Schipa Jr. nel 1986 non verrà accettata dall'Associazione Amici della Lirica "Tito Schipa".

Personalmente credo che la collezione valesse molto di più dei 150 milioni stabiliti e che fosse del tutto normale, da parte della proprietà, cautelarsi con la richiesta di un’assicurazione. Del resto i cimeli erano all’epoca presenti a Lecce già da cinque anni, senza che si fosse fatto nulla di concreto!