Lecce, 9 gennaio 1988

Ill/mo Sig. Tito Schipa jr.,

Sono spiacente di doverLe comunicare che il Consiglio Direttivo di questa Associazione, dopo aver attentamente esaminato la sua proposta di "cessione d'uso di cose mobili", ha deliberato - con personale sincero rammarico di tutti i partecipanti - di non accettarla, stante, soprattutto, la onerosità della clausola distinta con la lettera h), assolutamente eccessiva in rapporto alle modestissime risorse finanziarie dell'Associazione medesima. -

Non si mancherà di richiamare l'attenzione delle Autorità, e principalmente del Sindaco, con ogni possibile forza ed urgenza, sulle preoccupanti prospettive che, proprio a seguito del mancato nostro accordo, si aprono circa il futuro dei preziosi cimeli del Suo Grande genitore. -

Con l'occasione, Le comunico altresì che questa Associazione è interessata all'acquisto del ritratto con cornice, di cui alla Lettera i) della stessa suindicata proposta, ed offre a tal fine la somma di £ 1.250.000 (unmilioneduecentocinquantamila) in pronti contanti. -

Voglia gradire, con l'attestazione di massima stima e simpatia, i più cordiali saluti miei personali e degli "Amici" tutti della lirica e di Tito Schipa. -

IL PRESIDENTE

del Consiglio Direttivo

(dott. Francesco Toriello)

• Ass. Amici della Lirica "Tito Schipa"

Viale Otranto, 80 - LECCE

Prot. N. 02/88

• Ill/mo Sig. Tito SCHIPA jr.

Via Sesto Miglio n.4

00189 - ROMA

* NOTE

Forse sarebbe stato meglio da parte dell’Associazione non abbassare la cifra richiesta dalla fam. Schipa da 3.000.000 a 1.250.000 (anche se in contanti…….). La fam. Schipa stava regalando un bellissimo ed importante quadro eseguito da Gennarino Curci, primo marito della celebre cantante Amelita Galli Curci. Ma l’Associazione allora non aveva grandi risorse economiche e quindi in questo senso è comprensibile sia la rinunzia alla "Cessione d’uso di cose mobili", sia l’abbassamento della richiesta per la cornice.