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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

del 26.IV.1990

Forse finalmente avremo il museo "Tito Schipa".

Se ne parla da sette anni. Il figlio del cantante ha portato via i cimeli, ma il Comune ne cerca altri.

L'annuncio durante la cerimonia di scoprimento di un busto del grande tenore.

(con fotografia del busto di Tito Schipa riportante la seguente didascalia: "Il busto di Schipa scoperto ieri")

"Se a Lecce il museo per Tito Schipa non si è fatto la responsabilità non è del Comune; è stato il figlio del grande tenore, col suo sorprendente comportamento, a vanificare i nostri sforzi".

Il sindaco Corvaglia non accetta il discorso circa un disinteresse dell'amministrazione comunale nei confronti di uno dei leccesi più amati ed ammirati nel mondo. Ieri l'ha detto a chiare lettere durante la cerimonia per lo scoprimento di un busto che il Circolo cittadino ha commissionato allo scultore Ugo Malecore. Un'iniziativa importante che ha "riaperto" però una vecchia ferita, quella della scarsa attenzione di Lecce nei riguardi del tenore che ha portato il nome della città nei più grandi teatri del mondo.

Del museo a Tito Schipa, da allocare nel castello di Carlo V, si parla da sette anni esatti, da quando cioè i rappresentanti dell'associazione "Amici della lirica" proposero al Comune l'iniziativa. Il museo avrebbe dovuto contenere cimeli, abiti di scena, spartiti d'opera, onorificenze ed altri ricordi dell' "usignolo". In effetti qualche tempo dopo Tito Schipa junior e la moglie del tenore, Diana Brogna [n.d.c.:Borgna], li donarono al Comune. Ma alcuni mesi dopo, stanchi di aspettare un museo che non si faceva mai, si sono ripreso tutto il materiale!

Un atteggiamento inspiegabile, secondo Corvaglia, perché quei cimeli erano stati donati alla città. Ma c'è di più. "Appena eletto - dice - ho invitato a Lecce Tito Schipa j. per discutere la questione. Mi ha risposto che quel materiale sarebbe servito per una mostra itinerante. Ha aggiunto che comunque avrebbe preso in considerazione la nostra iniziativa se lo avessimo nominato direttore tecnico del museo, pagandolo con uno stipendio che non voglio quantificare ma che comunque era altissimo. Il problema fondamentale comunque era un altro: a me ha dato fastidio questo pretendere di contrattare una cosa che, bisogna ricordarlo, il Comune voleva realizzare per onorare suo padre".

Ma il museo a Tito Schipa si farà, nonostante tutti i problemi e tutte le difficoltà. Ieri il Sindaco ha, infatti, assicurato che sta facendo cercare cimeli dell' 'usignolo" in tutt'Italia, per poter realizzare ugualmente il museo, sempre al Castello, e senza dover subire le richieste di nessuno. Impresa non facile; ma almeno la buona volontà non manca.

 

* NOTE