Articolo su Quotidiano di Lecce del 3.I.1996, cr. LE, p.III
“È stato un grande per il mondo ma non per Lecce”
di Rosanna METRANGOLO
Poteva essere l'anno di Schipa, poteva essere l’inizio di una serie di
iniziative nel segno di Schipa, poteva essere l'occasione per lanciare la
città e il Salento nel panorama culturale anche oltre i confini nazionali.
Poteva essere. E invece è stata l’ennesima occasione perduta Lo sarà persino
la prossima stagione lirica che di Schipa e del trentennale della sua morte non
sembra avere tenuto conto alcuno.
Gli esperti ce lo invidiano, continuano a ripeterci che è stato uno dei
grandi di questo secolo, definiscono la sua la «voce dell’intelligenza e del
cuore», ma Lecce sembra non averlo ancora capito. Che fine ha fatto quella
folla che trent'anni fa trasformò i funerali di Schipa in una enorme
manifestazione di piazza? Che fine hanno fatto quelle lacrime e quelle attestazioni
di affetto, foriere di tante promesse? Trent’anni dopo, solo un convegno ed un
concerto con arie di Verdi, Puccini e Mascagni, affidate all’interpretazione
di un soprano finalista al concorso degli Amici della lirica. Francamente è
poco. Anzi, peggio, è il segno dell’approssimazione con cui da queste parti si
fa politica musicale.
Eppure non sono le idee a fare difetto. Basterebbe operare delle scelte. A
partire dalle stagioni liriche che a Lecce, patria di Schipa, dovrebbero
ruotare attorno al suo nome. Lecce trampolino di lancio per giovani cantanti? E
perché no? Esiste un concorso internazionale, quello degli Amici della lirica,
al quale fare riferimento e a cui offrire supporti. Perché non organizzare,
collegata ad esso, una scuola di canto per rilanciare il ruolo dei tenori? E
infine un gran museo, quel museo di cui si parla da anni. La famiglia è pronta
ad offrire i cimeli. Li aveva già regalati, pensando di fare cosa gradita. E
invece, tante grazie, la città non ha saputo che farsene. E i cimeli sono
tornati a Roma, in un posto più sicuro dello scantinato in cui erano stati
depositati per otto anni. Tito Schipa, un grande di questo secolo. Chi era
costui?