"...
e lucean le stelle... "
Ricordo di
Tito Schipa *
Vivo successo ha avuto la sera dell'8 aprile la conferenza tenuta presso il Museo Castromediano di Lecce in ricordo del celebre tenore leccese Tito Schipa da un suo parente, l'ing. Gianni Carluccio (che già altre volte ha collaborato con la nostra associazione per visite guidate di interesse archeologico e culturale).
Organizzata dal Museo Provinciale "Sigismondo
Castromediano" e dall'Associazione "Vivere Lecce", la serata ha
avuto inizio con i saluti di apertura del Direttore Antonio Cassiano e del
Presidente Beppe D'Ercole: ha quindi preso la parola l'Assessore alla Cultura
della Provincia di Lecce, dott.ssa Grazia Manni che ha annunciato ufficialmente
la costituzione di una Sala dedicata a Tito Schipa nel nuovo allestimento del
Museo Provinciale. Oltre ad un foltissimo pubblico che ha sfiorato le trecento
presenze (forse mai si era registrato un pubblico così numeroso per una nostra
conferenza, ma Tito Schipa esercita sempre un forte richiamo!), erano presenti
in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale, l'Assessore Antonio Capone ed
altri consiglieri; gli on.li Giacinto Urso e Francesco Rausa; il Presidente
della Fondazione Tito Schipa dott. Francesco Toriello; esponenti del
Conservatorio Musicale e della Associazione Amici della Lirica; i proprietari
del Teatro Politeama Greco di Lecce: Avv. Alberto Greco e del Teatro
Petruzzelli di Bari: Arch. Stefania Messeni - Nemagna ed ancora numerosi
rappresentanti degli organi di stampa. Ospiti d'onore della serata le cantanti
leccesi Prof.ssa Vanna Camassa e la Sig.na Maria Ingrosso, artiste che
affiancarono in palcoscenico Tito Schipa, in alcune importanti opere.
L'ing. Carluccio ha cominciato con l' emozionante citazione
di alcuni messaggi di posta elettronica a lui pervenuti da parte di Tito Schipa
Jr. e da una nipote di Tito Schipa, residente nel Venezuela, per poi dare
lettura di un breve articolo dal titolo "Tito Schipa, gloriosissima
voce", che comparirà sulla Guida verde della Provincia di Lecce, edita dal
T.C.I.
Successivamente il relatore ha fatto ascoltare una serie di
registrazioni preparate ad hoc e molto emozionanti riguardanti il tenore
leccese, che hanno compreso: l'Ave Maria di Schubert (1936); scenette e canzoni
popolari in dialetto leccese con Tito Schipa solista (da un'incisione americana
Pathè degli anni '20); brani di alcune opere radiotrasmesse nel 1939 da S. Francisco (Manon di Massenet) e nel 1941 da S. Louis
(Don Giovanni di Mozart); poi un Concerto dal vivo dall'Olanda (1959) con le canzoni
di grande successo Vivere e Torna piccina. Si è potuto inoltre ascoltare la
stessa voce di Schipa con brani da
interviste con il M.o V. Bellezza del 1959 e 1965; poi ancora la canzone in
spagnolo Manolita (parole e musica
di Tito Schipa), dal Concerto d'Addio di New York del 1962 ed infine l'aria
"Recondita armonia" dalla Tosca di Puccini, registrata durante il
programma di Radiotre del 24.12.1999: "La Voce del Secolo".
Ha ripreso quindi la parola l'ing. Carluccio dando lettura
della prima citazione di Schipa sulla stampa (La Gazzetta delle Puglie del 2
agosto 1902) e delle prime esibizioni del tenore a Lecce, ricordando fra le
altre le esibizioni presso il Collegio Argento (attuale sede del Museo
Provinciale) nel 1907 e l'esordio al Teatro Politeama Greco avvenuto 90 anni fa
(aprile 1910) con l'opera "Adriana Lecouvreur" ( a questo proposito
cfr. G. Carluccio: "Cronologia delle
presenze a Lecce ed in Puglia di Tito Schipa" e "Tito Schipa: bibliografia elaborata con i
testi della collezione Carluccio", in corso di pubblicazione). Successivamente si è dato lettura di alcune
frasi dette su Tito Schipa da Matilde Serao, Paola Borboni, Luciano Pavarotti e
Katia Ricciarelli (tratte da una raccolta di citazioni, anch'essa in corso di
pubblicazione).
E' quindi seguita
una proiezione di diapositive (circa 170) che ha riguardato tutti gli aspetti
della vita del tenore dalla nascita ai solenni funerali tenuti a Lecce il 3
gennaio 1966. Tra le immagini più
suggestive: alcune foto inedite del giovane Schipa; alcuni importanti spartiti
musicali; fascicoli e foto della celebre Stagione Lirica del 1926 presso il
Teatro Politeama Greco di Lecce, con la bellissima medaglietta-ricordo in
bronzo dorato fatta coniare da Schipa; il programma a colori della Serata di Gala
del 10 gennaio 1930 tenuta presso il Teatro Reale dell'Opera di Roma in
occasione delle nozze tra il Principe Umberto di Savoia e la Principessa Maria
del Belgio, quando Tito Schipa cantò nel Don Pasquale assieme ad altri celebri
artisti; varie immagini dei più celebri film interpretati da Schipa (si è visto
tra l'altro Tito SCHIPA tra Eduardo e Peppino DE FILIPPO nel film "Tre
uomini in frak" (1932); Tito Schipa sulla scena del Teatro del Casinò di
Sanremo con Vanna Massari-Camassa (1939); i manifesti delle principali Stagioni
Liriche e di alcuni Concerti tenuti da Schipa a Lecce; numerosissime etichette
dei circa 150 dischi a 78 giri incisi da Tito Schipa (DISCO GRAMMOFONO; VOCE
DEL PADRONE, PATHE', VICTROLA ecc.); alcune importanti Videocassette; molti dei
CD reperibili sul mercato ed un raro LP proveniente dalla Russia; varie
immagini inedite dalle 1172 "pagine Web" presenti su INTERNET s.v. "SCHIPA" (La ricerca è stata
effettuata a partire da ottobre 1998 a cura dell'ing. Gianni Carluccio).
E' quindi seguita un'intervista con le cantanti liriche:
Soprani Sig.na Maria Ingrosso (interprete con Tito Schipa nella "Lucia di
Lammermoor" a Lecce e in vari Concerti a Lecce e in provincia) e Prof.
Vanna Camassa (interprete con Tito Schipa nel "Werther" a Sanremo e
Cesena e in un Concerto a Lecce), ancora attivissima insegnante di canto, che
ha brillantemente raccontato particolari inediti sulla vita di Schipa, suo
maestro. Dopo i puntuali ringraziamenti da parte dell'ing. Carluccio a tutti
coloro che in vario modo hanno contribuito alla ricerca su Schipa, fornendo
materiale o notizie e dopo una breve intervista con il Baritono leccese Raffele
Rollo (ha cantato con Schipa in un Concerto a Roma), si è passati all'ultima
parte del programma della serata ascoltando alcuni dischi originali di Tito
Schipa presenti nella "Collezione Carluccio" su grammofoni d'epoca
messi a disposizione dall'Ing. Gigi Ciocca (che ha, tra l'altro, esibito un
grammofono ed un modellino del cane, noto logo dell'etichetta "La Voce del
Padrone"): Ave Maria (T. Schipa) in latino (1925) (collezione dott.
Francesco Toriello) e poi: La Traviata: "Un dì felice, eterea" (sopr.
N. Garelli) (1913); L'elisir d'Amore: "Una furtiva lagrima" (1929);
Esperanza (Galdieri, Schipa, Mancini), in spagnolo, dal film "Tre uomini
in frak" (1932); I te vurria vasa' (Russo, Di Capua), in dialetto napoletano (1932);
Don Pasquale: "Tornami a dir che m'ami" (sopr. T. Dal Monte) (1933);
Bedha e trista (Schipa, Preite), in
dialetto leccese (1936). Ed infine un eccezionale disco Pathè del 1919:
"..... e lucean le stelle....." dalla Tosca di Giacomo Puccini.
A fine serata, nell'uscire dalla sala il numeroso pubblico
ha potuto ammirare parte degli oggetti della "Collezione Carluccio"
nelle vetrine sapientemente e velocemente allestite dal dott. Cassiano, che
comprendevano anche materiale appartenente al Museo o prestato per l'occasione.
A luci spente l'ing. Gianni Carluccio, visibilmente
soddisfatto per l'esito della serata, ha espresso due suoi desideri: un Monumento a Tito Schipa (come quello quello che Bari ha dedicato a Piccinni
di fronte all'omonimo teatro), da collocare nei pressi del Teatro Politeama
Greco e la costituzione di un Museo Tito Schipa, con i cimeli del tenore
leccese da collocare all'interno del Castello di Carlo V, da poco restaurato e
situato accanto allo stesso Teatro, che meglio di ogni altro luogo a Lecce,
ricorda Tito Schipa.