LA STAMPA SU "TITO SCHIPA, di Tito Schipa Jr."

BRIDGE (Flavia Pankiewicz)
Tito Schipa Jr. non ha scritto solo una commovente biografia da ammiratore fervido e incantato del padre, ma un saggio sul destino, una seduta di psicoanalisi in cui ci si confessa senza riserve né difese. Tra le righe c'è sempre, accanto alla sconfinata ammirazione per l'uomo che molti hanno definito il più grande tenore di tutti i tempi, un senso di indulgenza, una compassione così piena di saggezza e di affetto da parere più la biografia che un padre potrebbe aver scritto su suo figlio piuttosto che il contrario.

OPERA NEWS (John W. Freeman)
L'autore riesce a zoomare da intimi primi piani a visuali lunghe, addirittura storiche. Uomo di piena cultura, guarda al suo famoso padre tanto in prospettiva che in profondità, contro gli sfondi appropriati, ognuno dei quali caratterizza con arte di intrattenitore. Se il suo affetto personale per il soggetto non oscura mai il suo giudizio, anche il contrario è vero. Senza usare nessun ammorbidente Tito jr. tratta le più egregie gaffe del padre con lo spirito, l'introspezione e la pazienza che fanno di questo libro una vera delizia alla lettura.

L'INDIPENDENTE (Andrea Perego)
Al di là dell'importanza storico-documentaria, la bellezza del testo di Schipa jr. sta nella capacità di fondere la dettagliata e documentata ricostruzione dei fatti con un andamento che non scade mai nell'agiografia filiale, mantenendosi piuttosto sul tono sempre vivace, spesso critico, talvolta scanzonato.