LA STAMPA SULLE CANZONI

MUCCHIO SELVAGGIO (Giovanni Ripoli)
Tito Schipa Jr., uno dei personaggi più importanti (non ho detto più popolari) della musica italiana (non ho detto rock o canzonetta)

MUSIKBOX (Giorgio Meloni)
Geniale e mai abbastanza ben valutato personaggio della nostra scena musicale (...) questo preparatissimo ed autentico figlio d'arte non ha mai mancato di offrirci prove di altissimo livello, prodotti discografici destinati a rimanere storicamente ed artisticamente fondamentali. Come poter rendere con una definizione unica l'opera di questo vulcanico personaggio ? Forse potrebbe funzionare una definizione morettiana : "atleta di se stesso". Ma forse è meglio definirlo "Gigante della Musica" e senza alcun doppio senso ironico.

MUSICA E DISCHI (Sergio Sacchi)
La scoperta di Tito Schipa Jr. è la rivelazione improvvisa, e per questo anche impetuosa e violenta, di un modo "diverso" di fare canzoni. Il lessico musicale e linguistico di questo giovane dal nome tanto illustre sovverte la balbuzie melodica di tanti cantautori e la baldanzosa e patetica pretesa avanguardistica cui molti complessi "pop" ci avevavo pigramente abituato.
L'opera di Schipa Jr. non è la ripresa di mode d'importazione; non è nata dall'allacciamento al mondo espressivo straniero, ma scaturisce dai preziosi retaggi culturali di una persona che per anni ha vissuto nel mondo del teatro e che questo ha sempre coltivato come massima aspirazione. La marcia verdiana o la romanza rossiniana si avvertono sempre; anche se poi a filtrare sapientemente queste profonde radici culturali è giunta la scoperta della musica di Dylan, dei Beatles, di Paul Simon.
Schipa è un personaggio che il grande pubblico deve ancora scoprire. Oltre che all'arte sarebbe un riconoscimento alla sincerità

IL TEMPO (Giancarlo Riccio)
Una elegante commistione di temi, tematiche, toni, ambientazioni. E' la varietà di stili, di arrangiamenti, di strutture sonore ad affascinare, stupire, e a strappare convinti applausi al termine di ogni esecuzione.

IL LAVORO (Walter Gobbi)
Cantautore tra i più significativi espressi dall'ultima pop-music, figlio di uno dei più grandi tenori "di grazia" del nostro secolo la cui grande lezione non manca di farsi sentire, introducendo nella "contemporaneità" della musica di Schipa Jr. elementi di nobiltà ben precisi. Anzitutto c'è la voce, che è dolce e tuttavia percorsa da un che di asprigno, duttile e "bionda", poi c'è un gusto della melodia scarna e lineare ma ampia e varia e un senso orchestrale non frequenti nel panorama della musica pop.

NUOVO SOUND (Franco Schipani)
Tito Schipa Jr: un artista da vedere, per il notevole contributo artistico ed umano che questo poliedrico artista dà alla nostra cultura musicale, unitamente ad un impegno politico ben preciso.

LA VOCE REPUBBLICANA (Alessandro Cecchi Paone)
Fin dalla prima canzone è stata una fuga ininterrotta di immagini, un flusso continuo di flash visivi a riprova che un solo musicista con un pianoforte ed una base preregistrata può avere la forza del più accurato e dispendioso videoclip.

L'ARENA DI VERONA (Enrico De Angelis)
Un delirio perfetto, per usare una sua stessa battuta. Una schizofrenia che oltre tutto, sul piano spettacolare, sprigiona comunque, a cominciare dagli occhi, un'incredibile seducente energia.
Alcune di queste canzoni sono a parer nostro dei capolavori.

AVANTI! (Marco Testi)
La raffinatezza, ma anche l'immediatezza dei testi, la complessità ma anche la chiarezza del discorso musicale, fanno di Schipa un autore che andrebbe seguito un po' più a fondo da discografici e promotori perché rappresenta probabilmente la possibilità di rinnovamento nella continuità del nostro panorama culturale e musicale. Quanti si lamentano della mancanza di mediazioni tra il Vasco Rossi e i Duran Duran delle quindicenni da una parte e un discorso musicale impegnato, nuovo ma non lagnoso, possono guardare a Schipa come a un punto fermo.