ATTO PRIMO (vai all' Atto secondo)

1.
RULLO IN SOVRIMPRESSIONE:
Questa favola
Ha per vero protagonista assoluto
Un illusionista prodigioso:
Lo stesso che col suo gioco preciso
Ti inganna ancora
Ti tiene ancora distratto
Dalla più sublime delle visioni possibili:
La realtà.

2. 3.
SONORO ASSENTE.
DESCRIZIONE DI UNA SALA DI INCISIONE. L'INTENZIONE E' DI TENERE COME COSTANTE INTERLOCUTORIA ALL'AZIONE SCENICA UNO STUDIO DOVE IN ALCUNI MOMENTI, INDICATI IN SCENEGGIATURA, TORNEREMO PER VISUALIZZARE ALCUNI SIGNIFICATIVI STACCHI MUSICALI, ALTERNANDO LA "DIRETTA" ALL'AZIONE.
AL PIANOFORTE SIEDONO TITO E BILL CONTI. ENTRA GRADUALMENTE IL SONORO DI UNA "PRESA DIRETTA" (UNICA VOLTA NEL FILM) CHE CI PORTA I SUONI INDEFINITI DEI MUSICISTI IN PRE-SESSIONE, UN PO' COME UN'ORCHESTRA "PRELUDIANTE".

4.
TITO ACCENNA AL TEMA DELLE TRE NOTE, LA BREVE FRASE CHE FA DA INTESTAZIONE AL LIBRETTO.
("Tre note / Tre note sole mi bastano")

5.
DETTAGLIO DEL "LIBRETTO" POGGIATO SUL LEGGIO DEL PIANO.

6. 7.
DETTAGLIO PARTITURA. LE TRE NOTE VENGONO ESEGUITE IN DETTAGLISSIMO NELLA LORO PROGRESSIONE, ALTERNATE AL PPP DI BILL.

 

TRE NOTE

8.
SULLE PRIME BATTUTE DELL'OUVERTURE BILL RECEPISCE IL TEMA E SI ACCOSTA AL PIANO. HA "CAPITO".

9.
DETTAGLIO MANI DI BILL CHE RIPRENDONO IL TEMA. ALLARGHIAMO SU TITO CHE SI ALZA LASCIANDOLO SOLO AL PIANO. E PASSA AL "MOOG". SULL'ATTACCO DEL 6/8, IN SP, COMPARE IL TITOLO:

ORFEO
SUBITO DOPO COMPARE IL PROSEGUIMENTO:
9

10.
SCOPRIAMO IL POSTER DEI BEATLES CON LA SCRITTA "REVOLUTION NUMBER NINE".

11.
TORNIAMO ALLE MANI DI BILL CHE SVISANO.

12.
L'ORGANISTA ATTACCA A SUA VOLTA A SVISARE.

13. 14. 15.
AD LIBITUM DESCRIZIONE ENTRATE VARIE E PARTITURA. PROSEGUONO I TITOLI DI TESTA.

16.
DETTAGLIO DEL "MOOG" CHE CONCLUDE SUI BASSI.

17.
BREVE PIANO DI ATTESA DEI TRE "NARRATORI" AL MICROFONO.

18. 19.
STACCHI ULTERIORI SU BASSO E FIATI.

INVITO

20.
PANORAMICA PP NARRATORI.

21.
STACCO SUBLIMINALE SU AMBIENTE CHIESA.

22.
ALTRI STACCHI VARI ATTRAVERSO LA STROMBATURA DELLA PORTA.

23. 24.
DESCRIZIONE AMBIENTE, PROSEGUE.

25. 26.
RIPRENDONO I CAMPI NARRATORI. ALTERNATI PP DI LOREDANA E AMERICANO DI TUTTI E TRE.

27.
SULLA SFUMATURA MUSICALE, EFFETTO DI LUCE. SPEGNIMENTO IN SALA.

28.
LA PRIMA STRAPPATA CI PORTA IN CAMPO LUNGO. GIOVANNA IN VEGLIA SOLITARIA. SI INTRAVVEDONO, AI LIMITI DELLA MACCHIA DI LUCE, ALTRI RAGAZZI AL LIMITE TRA SONNO E VEGLIA.
TENUE ATMOSFERA DI ALBA SOFFUSA PER TUTTO L'AMBIENTE CHIESA.


I Narratori

Se vuoi salire con noi
se vuoi
sulla collina
così vicina eppure
tanto lontana

vedrai una chiesa lassù
se vuoi
fatta di selci
tra strane felci
da tempo muta riposa
non l'ha corrosa l'età


Passa attraverso la porta ed apriti a un posto che fu
fu consacrato al silenzio - silenzio che oggi come mai
ritorna ad essere voce milioni di voci nuove
le puoi sentire se vuoi
fallo con noi lasciati andar


Ascolterai le voci sussurrare
un segno domandare
l'ultimo segno al vecchio muratore
al vecchio buon signore
che stanco di sé costruì per noi

L'ALBA

29.
PP GIOVANNA

30.
ALLARGHIAMO SUL TOTALE CHE RIVELERA' IN PP PAOLO SDRAIATO DALL'ALTRO LATO DELLA SCENA. COMPRESI NELL'INQUADRATURA, ALTRI RAGAZZI IN SILOUHETTE PER LA FRASE DEL CORO.

31.
PAOLO IN PP DALL'ALTO.

32.
DETTAGLIO DI BOCCHE DEI RAGAZZI.

33.
LENTISSIMA SOGNANTE DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA DEL PORTALE.

34.
PP GIOVANNA CHE SI AFFACCIA, ILLUMINATA IN VISO DALL'ALBA LONTANA.

35. 36. 37. 38.
SULLA RIPRESA D'ARCHI DUE CORPI CHE LENTAMENTE SI DISTENDONO STIRANDOSI. POI L'ACROBATICO, ARMONIOSO ARRAMPICARSI ATTRAVERSO DEI VARCHI NELLA STRUTTURA SU FINO AL TETTO. (PETER E GIANNI)

39.
ANCORA UNO STACCO SUI NARRATORI.

40.
GIANNI SUL TETTO HA RAGGIUNTO UNA "POSIZIONE".

41.
TUTTI I RAGAZZI RIPRENDONO LA FRASE.

42.
DETTAGLIO DI DUE PAIA DI MANI CHE ACCENDONO UNA CANDELA. TRASPARENZA DELLA LUCE TRA LE DITA.

43.
PETER CHE L'HA ACCESSA LA CURA COME UN OGGETTO PREZIOSO, ALZANDO LENTAMENTE LA FIAMMELLA SOPRA DI SE'.

44. 45.
RISPONDE IL CORO ALTERNATO.

46.
E SUL TENDERSI DEL BRACCIO CON LA FIAMMELLA TRA LE DITA DEL PUGNO, SECONDO UNA TRADIZIONE INIZIATICA, STACCHIAMO SUL TOTALE DELL'AMBIENTE ESTERNO CHE PRENDE LUCE GRADUALMENTE, SUPPONENDO IL SOLE NASCERE DIETRO LA MdP.

Coro

Per quanto ancora durerà la notte
Forse il mattino sta venendo da est
Chi ci sa dire stella del mattino
se stai per spegnerti o resterai lì

Tu cattedrale di vento di sale
di mani vuote d'oscurità
che ci ascolti vivere in un momento così…
Quando la notte non è ancora un dì


Quando puoi fare come se la notte
fosse lontana ancora dal finir
Quando puoi fare come se la luce
fosse già in cielo e ti annullasse in sé

Questo è il più strano momento del giorno
Questo è il più antico momento del giorno
Ti ascolti vivere in un momento così?
Quando la notte non è ancora un dì


E' come stare sospesi a metà
a metà di una porta
una dimensione morta


Passa da quella porta, apriti a un posto in te
consacrato al silenzio - silenzio che oggi come mai
torna ad essere voce milioni di voci nuove
le puoi sentire con noi fallo con noi


Sul prato selvaggio dei miei pensieri
sul seme ignoto di cui non so il colore
di cui non so il sapore

ma morirò se muore

voglio la luce -

a scottarmi la coscienza

a fondermi la paura

voglio la luce -

ad accecarmi finché
non mi si aprano gli occhi davvero e per sempre

voglio la luce!

VIENI SOLE

47. 48.
LO STACCO SUI BONGHI E' PARALLELO A QUELLO CHE NELL'IMMAGINE CI DA' GIANNI SUI SUOI. DI QUINTA DAL BASSO SUONA CONTRO L'ALONE DEL SOLE NASCENTE.

49.
POI MONTAGGIO RITMICO DI GIANNI AI BONGHI E IL RESTO DELLA TRIBU' CHE CANTA L'INTRODUZIONE A STRINGERE IN RAPIDITA' DI SUCCESSIONE.

50.
RORI A COLLOQUIO INTIMO CON IL SOLE NASCENTE.

51.
SULLO STACCO A DUE, PASSIAMO A GIANNI CHE DIALOGA CON UN RAGGIO FILTRANTE DAL TETTO.

52.
DETTAGLIO DEL SUO OCCHIO PIENO DI LUCE, FIN QUASI A LACRIMARE.

53.
SULLO STOP IL BONGHISTA SI ARRESTA INTERDETTO, AL BAGLIORE D'UN LAMPO.

54. 55. 56.
LA PIOGGIA SVENTAGLIA IMPROVVISA SUI VISI E SUI CAPELLI. RAPIDO FUGGI FUGGI AL RIPARO. POI INVADE ANCHE L'INTERNO. IN COLONNA UN'ECO DEL "NO RAIN" DI WOODSTOCK.

57. 58.
LA RIPRESA DEL TEMA LI TROVA, AFFANNOSI O, AMMUCCHIATI AL RIPARO NELLE NAVATE LATERALI, MENTRE LA CENTRALE E' INVASA DAGLI SCROSCI. INCITAMENTO ALLA LUCE A "SFONDARE".

59.
SOTTO L'ACQUAZZONE, UNICO CHE NON SI DA' PER VINTO E' IL BONGHISTA CHE CONTINUA A ANDARE COME UN TRENO.

59. a) b) c) etc.
A DISPOSIZIONE REGIA, DESCRIZIONE REAZIONI ALLA PIOGGIA.

60. 61.
SULLO SFUMARE DEL CORO, IL BONGHISTA SI E' FINALMENTE RASSEGNATO E GUARDA AFFANNATO IL CIELO CHE SI RISCHIARA.

62.
LA FRASE DI GIANNI CONTAGIA GLI ALTRI.
("Di quel sole nella testa che sappiamo solo noi")

63. 64. 65.
VARIE DEL CORO IN STRETTA. UN CERTO MOVIMENTO DELLA TESTA DI GIANNI SOTTOLINEA L'ENTRATA DELLA CHITARRA.

66.
UN GESTO ANALOGO SI LEGA IN MONTAGGIO A QUELLO DEL CHITARRISTA IN STUDIO CHE "SBALLA" IN CHIUSURA.

Coro

Vieni sole
dai vieni vieni sole
aprimi tocca l'anima
scaldamela ardila illuminala scuotila
prendila su su con te
cercami aprimi sono qui
colpo di sole

Vieni sole
dai vieni vieni sole
sforzati scendi fin quaggiù
scusami se
questi occhi non san fissarsi in te
insisterò fino a che
questa scintilla che ho in me
dia fuoco al mare

L’occhio cerca nell’occhio cerca nell’occhio
è in quell’orbita la finestra dell'anima

Vieni luce
dai vieni vieni luce
c’e chi non ti capirà mai

Abbi pietà

di chi non fa come noi - chi non sa

fermo nel centro di sé

scaldarsi al raggio di un altro sole…

Di quel sole nella testa che sappiamo solo noi

IL RISVEGLIO DI ORFEO

67.
LE ULTIME GOCCE D'ACQUA CADONO IN UNA POZZANGHERA FUORI DALLE MURA. NELLO SPECCHIO D'ACQUA ENTRA IL RIFLESSO DEL VISO DI ORFEO.

68.
LE PRIME PAROLE COINCIDONO COL CONTROCAMPO SUL SUO VISO REALE. (TUTTA LA SCENA E' UN DIALOGO DI ORFEO CON SE' STESSO. IL VERO ORFEO E' ORFEO A. L'IMMAGINE E' ORFEO B).

69.
GIA' L'"ORFEO" DELLA FRASE PRECEDENTE E' STATO DETTO DA B SUL TREMOLARE DI UNA GOCCIA CHE CADE.

70.
ORA TOTALE. L'ESTERNO E' EVIDENTEMENTE RICOSTRUITO IN STUDIO, A SOTTOLINEARE IL MONDO FITTIZIO IN CUI SI MUOVE ORFEO PSICHICAMENTE.

71.
TRE STACCHI RAPIDI SU ALTRETTANTE IMMAGINI SPECULARI DI ORFEO CHE LO CIRCONDANO QUASI SOFFOCANDOLO.

72.
NEL RIFLESSO (OVVIAMENTE CAPOVOLTO) B SI MUOVE LIBERO SULLA SPONDA, A FIGURA INTERA. E CANTA.

73.
ORFEO A SEMPRE NELLA POSIZIONE ORIGINALE, IN GINOCCHIO AI BORDI DELLO SPECCHIO D'ACQUA.

74.
ORFEO B SEMPRE NEL RIFLESSO ESTERNO.

75.
B SEDUTO, SMONTATO.

75a.
UNA SCARICA DI MOSSE CONVULSE DI ORFEO A SUL "BREAK".

76.
ORA DAL PARTICOLARE DI UN'IMMAGINE SORRIDENTE CHE I RAGAZZI DIPINGONO SULL'ABSIDE ALLARGHIAMO SU ORFEO A CHE LI OSSERVA DA LONTANO, CHIARAMENTE AUTOESCLUSO DALLA VITA COMUNITARIA.

77.
CONTINUA LA DISSOCIAZIONE TRA IMMAGINE REALE E RIFLESSO.

78.
A CHE SI ABBANDONA ALL'INDIETRO SDRAIANDOSI.

79. 80. 81.
ENTRAMBI LO STESSO GESTO. SOGGETTIVA DI A SULLA SUA MANO.

82. 83. 84.
PANORAMICA SULL'INTERNO DOVE I RAGAZZI, CON UN'ATTIVITA' DISTESA E SERENA, PREPARANO L'ALTARE, GIA' FIN D'ORA, PER UN RITO CHE NULLA, OGGETTIVAMENTE, FA ANCORA PREVEDERE.

85. 86. 87.
PRIMI PIANI ESTREMAMENTE FELICI E LIBERATORI DEI RAGAZZI.

88.
GLI SI ALTERNA ORFEO A CHE SI DONDOLA IN UN MOVIMENTO IPNOTICO, COME VOLESSE LIBERARSI DI UN PESO. (DAL BASSO).

89. 90. 91.
CONTINUA L'ALTERNARSI DEI PIANI DI ORFEO A CON IL CORO. LA CAMERA E' IN CONTINUO MOTO UNIFORME DI LEGGERE PANORAMICHE.

92. 93.
DETTAGLI DELLE FACCE DI ORFEO A, DEL CORO E DI ORFEO B, TUTTI UNITI NELLA RIPRESA CORALE CHE CONCLUDE LA SCENA.


Orfeo

E adesso che il giorno - anche il giorno è venuto
Orfeo cos'altro non va?
Che sotto il sole ci piove ogni tanto
non è una novità ma perché
quelle nuvole in cielo fanno ombra anche di dentro
e nascondono un cielo sperduto nel profondo di me?

E' duro spiegare - è come abitare
una nuvola un velo uno specchio…
Mi guardo all’intorno e non vedo nient'altro che me
nient'altro che me

Il Riflesso di Orfeo

Sto così bene
Che un raggio fosse entrato nelle vene?

Orfeo

E per il tuo bene tu lasci che io viva
dove mai nessun raggio arriva..
Mi senti ?

Riflesso

Ti sento

Orfeo

Allora?

Riflesso

Sto così male…

In duetto

- Ritorna sorriso
- Tristezza ti sfido
- E tu nebbia dovrai pure andartene
- Ma venisse qualcuno
- Ma accadesse qualcosa
- La nebbia dovrai pure andarsene

- La mia mano tesa bagnata di realtà

- (Che è questa qua)

- Sputare l'amaro
Nessuno mi ha mai detto come si fa

- Perché?

- Perché?
- Nessuno mai
- Qualcuno mi mostri la strada
o prima che venga la sera
lo giuro mi ammalo

Coro e Orfeo

-Terra dalla mente chiara
- E il buio rimane
- Terra dalla pace ardente
- E ho freddo ai pensieri
- Terra dalla fiamma pura
- Chi me li ha spenti?
- Visitala finché dura

Qui la battaglia è vinta la rivoluzione è finita
Chi ha lottato e non non per finta
ha già vinto la sua vita

PANE PANE

94.
DURANTE LA SFUMATURA, ANTICIPIAMO UN DETTAGLIO DI UN BEL PEZZO DI PANE NELLA MANO DEL "VIVANDIERE".
L'INTRODUZIONE DI CHITARRE MANTIENE ANCORA IL DETTAGLIO DEL PANE.

95. 96.
POI L'AVVICINAMENTO, LUNGO LA STRADINA CHE VIENE DA "FUORI", DEL VIVANDIERE ALLA CHIESA, IN ACCELERAZIONE.

97.
I RAGAZZI GLI SI SONO RADUNATI INTORNO DAL BASSO LA LORO DOMANDA. ("Passaggi?")

98.
PP VIVANDIERE, BIANCO, NON SI SA SE DI POLVERE, O FARINA, O TUTTI E DUE.

99. 100. 101. 102. 103.
IN CAMPO E CONTROCAMPO IL RACCONTO, A DISPOSIZIONE REGIA, OGNI TANTO SI SPOLVERA ALZANDO NUVOLE BIANCHE TUTT'INTORNO.

104.
LANCIA LA BISACCIA AI RAGAZZI, DOPO AVERNE ESTRATTO UN'ARMONICA.

105. 106.
ESEGUE IL SUO SOLO DI ARMONICA MENTRE GLI ALTRI SI DIVIDONO IL PANE, O QUEL CHE NE RIMANE, DEVE POI SMETTERE PER LA POLVERE CHE NE ESCE.

107. 108.
I RAGAZZI APPLAUDONO, ALCUNI MANGIANO, ALTRI GLI DOMANDANO: ("Che cos'è una grande città, tu che ci sei stato?")

109. 109 b.
IL VIVANDIERE RISPONDE E TRACCIA UNA PICCOLA AREA NELLA POLVERE.

110.
LA DOMANDA DEI RAGAZZI ("Chi cantava in città?"), VIENE SUL P.P. CHE IMPROVVISAMENTE LO VEDE FARSI PIU' SERIO. CALA AD EFFETTO IL BUIO, E UNA LUCE BLU ROTANTE GLI LAMPEGGIA SUL VISO. SCENDIAMO VERSO IL DISEGNO AI SUOI PIEDI, MENTRE TRASCORRE LA SIRENA.

Il Vivandiere e il Coro

- Pane! Pane! Pane! Porto il pane dalla città
Torno dalla grande città
con tre giorni tre di autostop

- Passaggi?

- No.

- Nessuno?
- Nessuno.
Nessuno ti vede eppure hanno gli occhi
due occhi - qui - come me come te
macché - ti passano e vanno
che porti non sanno
la sola cosa buona che fanno in città

- Ma che cosa sarà?
- La chiamano Arte Bianca - La Pagnotta…
- Panem Nostrum Quotidianum

- Pane! Pane! Pane!

- Che cos'è una Grande Città
tu che ci sei stato?
- “Metti in pianta le tua ansietà”
(disse il Mago al Re Senza Pace)
“Ne faccio un gioco preciso
ti rendo il riposo
cantare non sentirai più – vedrai”
- Chi cantava in città?
- Quelle brutte sirene…

LA CITTA' SOGNATA

111.
NUOVO CAMPO, RADENTE AL TERRENO, DELLO SPAZIO CHE HA TRACCIATO. SUL PIANOFORTE CHE ATTACCA, ENTRA IN CAMPO LA SUA MANO CHE VI DEPOSITA IL PRIMO MODELLINO. (E' UN CAVALLO-MONUMENTO).

112.
TESTONE VIVANDIERE TUTTO ASSORTO NELLA SUA FANTASTICHERIA.

113.
RADENTE AL TERRENO FORTE P PROSPETTICO DELLO SPAZIO-CITTA' DIETRO IL QUALE SCENDE IL SUO VISO (PANCIA A TERRA).

114.
PARTE UN CARRELLO CIRCOLARE CHE RIVELA IL VUOTO LASCIATO INTORNO A LUI DA TUTTI QUELLI CHE CREDE LO STIANO ASCOLTANDO. QUANDO IL CARRELLO GLI E' GIUNTO ALLE SPALLE, SI VOLTA E NON TROVA NESSUNO. IN CAMPO, E' PERO' ENTRATO ORFEO, DI FRONTE AL VIVANDIERE, MEZZO OMBRA.

115.
IL VIVANDIERE GLI SI RIVOLGE (CC). ("Un motivo ci sarà")

116.
UN CARRELLO ANALOGO AL PRECEDENTE PARTE DA ORFEO E GIRANDOGLI ALLE SPALLE RIVELA DAVANTI A LUI IL VIVANDIERE CHE COME UN BAMBINO SOLITARIO SE LA GIOCA, ASSORTO NEL SUO MODELLINO DI CITTA'.

117.
PP ORFEO.

118.
IL VIVANDIERE (CHE INTANTO PRATICAMENTE PARLA DA SOLO).

119.
DETTAGLIO DI MODELLINO DI "BOMBA A" CHE RAGGIUNGE GLI ALTRI.

120.
ORA IL VIVANDIERE E' MOLTO VICINO A ORFEO, IN UN ECCESSO DI SFOGO COMUNICATIVO.

121.
PPP MODELLINO "BOMBA A". LA MANO DEL VIVANDIERE CHE LA SFIORA, E TUTTO SI DISSOLVE SULLE ULTIME TROMBE. RESTA LA MANO DEL VIVANDIERE CHE TRACCIA UNA "A" SULLA POLVERE. MA L'INCONTRO SI E' VERIFICATO.

122.
PP ORFEO.

Il Vivandiere

Figuratevi una piazza con l'asfalto tutto crepe
dove inizia ormai la crescita
lenta lenta
di quei fiori di papavero - e il rosso e il verde e il grigio
vanno molto bene insieme…
E poi quel condottiero sul cavallo

nero nero e immobile…

Quel tramway che tempo fa ti portava a un ministero
oramai è fermo là rivestito d'edera

Guardalo - è come se fosse un vecchio altare
ed il suo tempio è il ministero
ed il silenzio è il dio della città…

Orfeo

Un motivo ci sarà

Vivandiere

Un motivo ci sarà

Orfeo

Quante volte avrò incontrato quante volte avrò ascoltato
chi mi parla da un posto che non c'è…

Strano
Strano ma un in mondo che è un deserto
ogni uomo è una città

Vivandiere

Un motivo ci sarà
se deserta è silenziosa è rimasta la città
c'è una bomba in piazza ecco che c'è

Tutti via - nudi
La paura ha messo tutti in libertà
E la città tanto anche se muore non lo sa

E la bomba è sempre là…
Chissà quando scoppierà

LA RAGAZZA CHE NON VOLTA IL VISO

123.
CAMERA A MANO, VOLUTAMENTE INSTABILE E INQUIETA. L'ATMOSFERA INTORNO SI E' RAVVIVATA. I RAGAZZI SONO DI NUOVO AL LORO POSTO. IL VIVANDIERE SI VOLTA A ORFEO CON RABBIA. CANCELLANDO IL SEGNO SUL TERRENO.

124. 125. 126.
IL VIVANDIERE RAGGIUNGE UN ANGOLO APPARTATO. ORFEO LO SEGUE.

127.
LA CAMERA A MANO SEGUE ORFEO IN UNA PEREGRINAZIONE ATTORNO ALLE STRUTTURE DELL'AMBIENTE, COME ALLA RICERCA DI UN PUNTO D'APPOGGIO. IL PRIMO TENTATIVO DI "DIRE". ("C'è come una stecca...")

128.
IL VIVANDIERE MOLTO ATTENTO.

129.
ORFEO PP.

130.
RAPIDI FLASH DELLA MANO DI ORFEO CHE AFFERRA LA CHITARRA.

Orfeo

Era così bello, davvero?

Vivandiere

No. No.

Ma uno può fantasticare
in tre giorni di viaggio a piedi!
La gran città - quella vera
non ho visto cos'era
Tanto sporco era il gioco
che io ero cieco!

E tu cos'hai?

Orfeo

C'è come una stecca che sento nel vento
una frase incompiuta una rima taciuta
Se fosse in amore un silenzio

Se fosse in un boccio di fiore un brina

Se fosse…

Vivandiere

E se invece fosse una ragazza?

Orfeo

Una che non volta il viso
Che non m’offre il suo sorriso

Ed io che suono suono per farla voltare…

Vivandiere

No non tentare di spiegare
Se suonare è la tua chiave suona!

Suona!

ECCOTELA QUI

131.
SULL'ULTIMO, CHE VEDE L'INIZIO DELL'ARPEGGIO IN DETTAGLIO, CESSA LA CAMERA A MANO.

132. a) b) c) etc.
TUTTO IL SEGUENTE SULLE INTERVISTE. IN TRASPARENZA SULLO SFONDO E' COMPARSA UNA RAGAZZA, CON UNO SPECCHIETTO ATTIRA L'ATTENZIONE DI ORFEO.

133.
SEMPRE SUONANDO ORFEO ALZA GLI OCCHI E INCONTRA I SUOI. LO SPECCHIO LO ABBAGLIA.

134.
POI LE "DUE FIGURE DISTESE SU UNO SFONDO CELESTE". LENTO CARRELLO AD AVVICINARCI ORFEO PARLA, LE PARLA IN CONTINUAZIONE, E' EVIDENTE CHE PARLA DI SE', E DI SE', E ANCORA DI SE'.

135.
POI SONO SULLO SPECCHIO D'ACQUA DELL'ENTRATA DI ORFEO. LUI LE STA EVIDENTEMENTE SPIEGANDO DEI SUOI PROBLEMI CON LA PROPRIA IMMAGINE RIFLESSA, INDICANDOGLIELA E CONTINUANDO A STRAPARLARE.

136.
LEI ASCOLTA E SORRIDE, LASCIANDOLO DIRE.

137.
FINCHE' CON DECISIONE, GLI CACCIA LA TESTA IN ACQUA, A SCONTRARSI CON L'ORFEO RIFLESSO.

138.
NELL'ATTIMO CHE SEGUE, SI RITROVANO ABBRACCIATI, MA ORA E' DIFFICILE DIRE "DA CHE PARTE" DEL RIFLESSO. CERTO DALLA STESSA.

139. 140.
DUE PP, IN CUI IL VISO DI LUI, BAGNATO, GOCCIA SU QUELLO DI LEI.

141.
E IL TRUCCO COMINCIA A SCIOGLIERSI. LUI HA FINALMENTE "VISTO" E, FINALMENTE, TACE.

142.
SUL FLAUTO CHE ATTACCA IL TEMA, INIZIA UNA SERIE DI TRASFORMAZIONI DI LEI. EURIDICE IN OGNI SALSA. EURIDICE COME ATTESA, EURIDICE COME MICROCOSMO, EURIDICE COME ONDA, L'INAUGURAZIONE DI EURIDICE COME MONUMENTO, EURIDICE COME FRASE. (COME RENDERE UN MOMENTO DI "TOTALITA'"?).

143.
ANCORA UN PP DI ORFEO CHE LA FISSA.

144.
FLASH BACK. ORFEO CAPELLI CORTI, ANNI '60, PRIMO MOMENTO DI ROTTURA. SEDUTO A UN TAVOLINO DI STUDIO, SCAGLIA UN OGGETTO CON RABBIA CONTRO LA FINESTRA E NE FRANTUMA IL VETRO.

145.
REPERTORIO. PARTICOLARE DI VITA MICROCELLULARE (FECONDAZIONE?).

146.
PP EURIDICE.

147.
PP ORFEO.

148.
CAMPO NARRATORI.

149. b) c) d) etc.
RIPRESA DEL TEMA. LA MANO DI ORFEO, CONTINUANDO L'AZIONE DELL'ACQUA, INIZIA UN GRADUALE TERGERE IL VISO DI LEI.
MAN MANO CHE LA TRUCCATURA ABBANDONA IL VISO DI LEI, ANCHE QUELLO DI LUI LA PERDE.

150.
DAL DETTAGLIO DELLA MANO DI ORFEO IMPREGNATA DI COLORE, A LORO DUE ABBRACCIATI, IN RIPOSO ASSOLUTO. E TUTTI GLI ALTRI SONO ATTORNO, UGUALMENTE SAZI.

151.
SULLE ULTIME BATTUTE, STACCO SUL PP VIVANDIERE IN ATTESA DI COMINCIARE.


Voci

eh io in

in estate
eh - in estate è meglio

l’estate

non ci sarebbe bisogno di uno sfondo ma così

due figure distese senza niente

magari uno sfondo celeste basta

senza altre cose

penso che questo sia tutto

potrebbe essere un cielo chissà

un'acqua senza onde

no penso che sia cambiare

uno stato della nostra testa molto difficile da raggiungere

una condizione della nostra mente

è qualche cosa che si desidera ma che non si raggiunge

è sapere chi si è e riuscire ad esserlo

è vana

è una sovrastruttura

il fatto che

forse sono attimi

è la frazione di millesimo in cui - no

non sono mai stato felice – Paolo!

eh la felicità è – è tutta un'altra cosa no
la felicità è – è tutto

In che modo?
camminando - la felicità è questa

i capelli sul collo

non parliamone troppo se no se ne va subito

Narratori

Eccotela qui - davanti agli occhi
senti che può aprir il tuo cuore in due

Orfeo

Molto tempo fa
Stesso colore
Come è sempre blu
Come è sempre – vero

L'amore mio guarda e tace
Lei sa lei sa lei sa
solo in te c'è la pace
e tu sai tu sei - sei qui

Ti amo

Ah sì ti amo
Perché sai di…

Narratori

Realtà

Orfeo

Amami sposami
sì insomma dammi la tua vita
ho la testa piena di quel tuo colore

prendimi tienimi
ti ho già dato tutta la mia vita
non mi va nemmeno di chiamarti amore

sei proprio come la musica
senza di te non sarebbe più vita

SENTI ORFEO (ripresa)

152.
IL VIVANDIERE SULL'ALTAR MAGGIORE. HA IN MANO I DUE CAPI DI UNA FUNE.
I RAGAZZI SONO RACCOLTI ATTORNO. IL RITO DELL'UNIONE.

153.
PP ORFEO ED EURIDICE.

154.
IL VIVANDIERE PASSA UN CAPO DELLA FUNE A UNA META' DEL CORO.

155.
ANCORA PP VIVANDIERE.

156.
ALTRO TOTALE. ORFEO RISPONDE E IL VIVANDIERE PASSA L'ALTRO CAPO ALL'ALTRA META'.

157.
PP VIVANDIERE CHE SI RIVOLGE A LEI.

158.
CON UN SORRISO DISARMANTE LEI FA CAPIRE CHE NON PARLA. POI SI ACCOSTA ALLA FUNE E LA PRENDE A META'.

159.
PP ORFEO CHE NE SEGUE I MOVIMENTI.

160.
EURIDICE HA FATTO UN NODO AL CENTRO ANCHE SE IN REALTA' NON SAREBBE POSSIBILE.

161.
IL VIVANDIERE SCENDE E CINGE DEL NODO I DUE.

162.
TIRANDO DOLCEMENTE, I RAGAZZI COMINCIANO A STRINGERE IL NODO.

163. a) b) c) etc.
PARTICOLARE DEL NODO CHE STRINGE INTORNO ALLA COPPIA. DETTAGLI DELLA CORDA CHE SCORRE "ATTRAVERSO" TUTTI.

164.
POI CAMPO TOTALE DALLE SPALLE DEL CORO RIUNITO INTORNO (DOLLY A SCENDERE).
L'ULTIMO VERSO DI NOI, COME AVESSE SENTITO QUALCOSA, SI GIRA.

165. 166. 167.
ALCUNI SUOI CAMPI "INVESTIGATIVI" VERSO IL FONDO DELLA CHIESA, IN SOGGETTIVA. UNA PRESENZA AVVERTITA.



Vivandiere

Va bene.

Senti Orfeo

un uomo uguale a te
che uguale ad ogni altro uomo sei

a nome tuo
a nome tuo ti chiede:
hai scelto lei?

Orfeo

Vivandiere

Pensa Orfeo
un Dio che che è dentro a te
che uguale ad ogni altro uomo sei

con gli occhi miei
con gli occhi miei ti vede

ti chiede:
hai scelto lei?

Orfeo

Vivandiere

Euridice

Narratori

Lei non risponderà
che come ogni altra realtà

Orfeo

Muta!

Narratori

E' muta la sua fede
Ha scelto lei

Orfeo

Sì!

Vivandiere

E io vi dico insieme
ma insieme al punto che
nessuna morte vi separerà

così che Unione sia
la vostra vera via
Unione sia per voi felicità

Coro

Felicità

VENDITORE DI FELICITA'

168. 169.
COL RULLO INTRODUTTIVO ESPLODE IN CAMPO IL "VENDITORE", SULLA STRADINA ESTERNA. AVANZA RIDENDO NEL SUO CARRETTO DA CIARLATANO, ASSURDO.

170.
FA IL SUO INGRESSO SUL DAVANTI DELLA CHIESA.

171.
SULLO STOP SI SPALANCA LA PORTIERA A SCIVOLO E LUI COMPARE INTERNAMENTE, SEDUTO AL SUO "POSTO DI LAVORO".

172.
INTERNO CARRETTO. AL SUO POSTO IL VENDITORE.

173. 174.
DUE CAMPI DEI RAGAZZI CHE LO OSSERVANO.

175.
E' IMPROVVISAMENTE "SU" UN RAGAZZO, DEL TUTTO INASPETTATO.
CONTINUA AD IRRETIRLO CANTANDOGLI INTORNO, SCORRENDOGLI DIETRO.
GLI COPRE GLI OCCHI CON UNA MANO. CON L'ALTRA LO FATTURA.
STRINGIAMO SUL PP VENDITORE.

176.
E' SPARITO. L'HA LETTERALMENTE CANCELLATO TOCCANDOLO COL SUO BASTONE.

177. 178. 179. 180.
PROSEGUE ALTERNANDO LUI IN FIGURA INTERA, CHE GIRA CON MEGAFONO, E DETTAGLI DEL BASTONE CHE ANNULLA ALTRI RAGAZZI.

181.
AMMONISCE SEVERAMENTE INTORNO.

182.
""Sprecata!"" IN "A PARTE" ALLA MdP.

183. 184. 185.
DA' FONDO AL SUO NUMERO DA GRANDE IMBONITORE. SUL PALCOSCENICO DEL SUO CARRETTO, SEGUITO DA UN OCCHIO DI BUE, DANZA IL SEGUENTE, ESIBENDO PERGAMENE, MEDAGLIE E ATTESTATI.

186. 187.
DONDOLANDO COME COBRA DAVANTI AL NASO DI ORFEO. (COBRA ANALOGO, REPERTORIO, IN BREVISSIMO FLASH).

188.
SOGGETTIVA DEL VENDITORE, PP DI ORFEO MANTENENDO IL MOVIMENTO ONDULATORIO. ORFEO INDICA EURIDICE.

189.
CON UN GESTO DI IMPAZIENZA IL VENDITORE SI RITIRA A CARICARE UNA SUA SOSPETTISSIMA SIRINGA E LA ESIBISCE ALL'INCLITO. PRONUNCIANDO IL SUO SLOGAN. (Più felici, bisogna essere più felici...)

190.
PP ORFEO DISORIENTATO.

191.
IL VENDITORE GLI SI RIVOLGE. HA SCELTO.
L'ESPRESSIONE DI ORFEO SI GELA.

192.
IL VENDITORE SUL COLPO SECCO PRENDE DECISO ORFEO PER LA SPALLA, E CONTEMPORANEAMENTE.

193.
IL SERPENTE IN REPERTORIO MORDE FULMINEO.
TENIAMO UN ATTIMO IL SERPE CON LA VITTIMA TRA LE FAUCI.

194.
SULL'ATTACCO DEL PONTE MUSICALE, DETTAGLISSIMO DELLA GOCCIA CHE LENTAMENTE PERCORRE IL TRATTO FINO ALLE LABBRA DI ORFEO.

195. 196.
RAPIDA SUCCESSIONE PP ORFEO E VENDITORE.
SULL'ECO, IL VENDITORE PONE LA MANO SUGLI OCCHI DI ORFEO, E IN QUALCHE MODO, SENZA CHE GLI OCCHI SIANO CHIUSI, ORFEO SI SENTE CIECO.

197.
SOGGETTIVA INTERNA DI ORFEO. SULLA RIVA DI UN MARE BURRASCOSO IL VENDITORE MOSTRA AD ORFEO DIVERSE ALTERNATIVE POSSIBILI ALLA SUA CONDIZIONE.

198.
OFFRENDOGLI EURIDICE RIDOTTA AD UN FANTOCCIO INANIMATO.

199.
URLO DI DISPERAZIONE DI ORFEO.

200.
DI COLPO ALLA REALTA' DELLA CHIESA. GLI PROPONE LA VERA EURIDICE.

201.
ORFEO AFFERRANDOLA DECISO.

202.
IL VENDITORE RADDOPPIA IL NODO RENDENDOLO INDISSOLUBILE. GLI VENDE PRATICAMENTE, AHI NOI, CIO' CHE AVEVA GIA'.

203.
IL VENDITORE RIDENDO DIVERTITO ("PIU' FACILE DI COSI'"). ("Di niente")

204.
RIAVVIANDOSI AL CARRETTO.
COMINCIANDO A CHIUDER BOTTEGA.

205.
ORFEO ED EURIDICE SEMPRE VICINI.

206.
IL VENDITORE SOSPENDE UN ATTIMO LA CHIUSURA.
INDICANDO L'INSEGNA E SCUSANDOSI CON UN GESTO PER IL LAPSUS GRAFICO (VEDI BOZZETTO: FELICITTA' PER FELICITA').

207.
IL VENDITORE RICHIUDE IL CARRETTO RESTANDO ALL'INTERNO, E RIPARTE. QUANDO LA VOCE RITORNA IN PRIMO PIANO, NE INTRAVEDIAMO IL GHIGNO ATTRAVERSO LA FINESTRINA POSTERIORE. IL CARRETTO INTANTO SI ALLONTANA.

Venditore

Sento dei canti dalla strada - dico servirà
un raffinato venditore esperto in rarità
Servitevi qui vendetemi i forse
compratevi un sì – per tutte le borse
c’è la mia specialità:

Felicità

Date una giunta alla nottata che trascorrerà
Se c'è qualcosa che vi serve richiedetemela
Ed io capirò mi rovinerò
ma a chi vuole fornirò

Felicità

Su niente scrupoli gente
chi sa veramente quello che vuole
quello non mente - non perde tempo
non c'è più tempo - ne c'è mai stato tempo
solo Felicità sprecata


Molto tempo fa io sono stato chiamato
e la missione che mi hanno affidato
è tu va - infila un piede nella porta
e dà Felicità
Oh sì oh sì
E’ cosi importante la
Felicità

Orfeo

Ma io sono felice – guarda

Venditore

Più felici! Bisogna essere più felici!
Felici sempre un po' di più
Buttate giù
Solo una goccia basterà

Orfeo

Ma a chi…

Venditore

Tu! Si tu
Prendi questo fratellino
per il tuo bene
per quello che vuoi

Orfeo
Seguimi Orfeo
nel fondo di ciò che sei
dove è vero solo ciò che vuoi

Orfeo

Che cosa voglio?

Venditore

Già…

Questo?

Orfeo

No

Venditore

Questo? Questo?

Orfeo

No

Venditore (offrendogli Euridice morta)

Questo?

Orfeo

NOOOOOOOOOOOOOOO!

Venditore (offrendogli Euridice viva)

Questo allora?

Orfeo

Si!

Venditore

Affare fatto

Orfeo

Grazie!

Venditore

Di niente…

Bene bene
E’ tutto apposto me ne vado non ti servo più
Ma non è ancora nato e non sarai davvero tu
l'uomo che si fiderà

Orfeo

Ma potrò da solo?

Venditore

Appunto.

Chiamami se hai bisogno
Basta poco - molto poco
per viaggiare oltre un brutto sogno
Cercherai cercherai

Ma è da noi che tornerai
per trovare la smarrita
Felicità

SENTI ORFEO (RIPRESA)

208. 209.
SULLA RIPRESA DEL VIVANDIERE, DETTAGLI DEL NODO CHE SI STRINGE IN PROSECUZIONE SCENA PRECEDENTE.

210.
PIANO AMERICANO ORFEO ED EURIDICE VICINI. ORFEO SI VOLTA A SORRIDERE MA NELLO STESSO ISTANTE PARTE IL CARRELLO INDIETRO CHE ESSENDO LEGATO A LEI, SE LA PORTA VIA. RIMANE COSI' IN PP EURIDICE MENTRE TUTTO IL CORO ED ORFEO SI ALLONTANANO LENTAMENTE. SUL TROMBINO, SIAMO AL GRAN TOTALE DELLA CHIESA E DELLA VETRATA DI FONDO IN PIENA LUCE.

211.
UN CONTROCAMPO DEL VENDITORE CHE, SVETTANTE SU DI LEI, SEMPRE A CARRELLO LEGATO, LA PORTA VIA.

212. 213.
DUE PP DI ORFEO CHE SI RENDE CONTO DI QUALCOSA CHE MANCA.

214.
ORFEO ESCE DAL GRUPPO CON UNA CORSA DISPERATA, IN TOTALE CHIESA DALL'ALTO.

215.
SOGGETTIVA DI ORFEO: AVVICINAMENTO IN CORSA AL VENDITORE E GESTO DI LUI AD ARRESTARLO. SULL'ECO ALLARGHIAMO A SCOPRIRE IL VUOTO AI PIEDI DEL VENDITORE.

216.
STACCO NETTO SU ESTERNO VENTOSO. ORFEO SOLO TRA LE MACERIE REALI. VENTO. IMMAGINE DISTORTA.

217. 218. 219.
CAMPI DI ALCUNI RAGAZZI INFREDDOLITI. ORFEO CON LA TESTA TRA LE GINOCCHIA. FRASI INCOMPRENSIBILI (USARE "FELICITA'" A ROVESCIO).

220.
ALZA IL VISO AL VENDITORE.

221.
IN LONTANANZA LA FIGURA DEL VENDITORE.

POI LA PELLICOLA SALTA DAI DENTINI.

FINE PRIMO TEMPO (vai all' Atto secondo)

Vivandiere

E io vi dico insieme
ma insieme al punto che
nessuna morte vi separerà

così che Unione sia
la vostra vera via
Unione sia per voi felicità

Coro

Felicità

Orfeo

Euridice…

Euridice!

Venditore

Euridice è andata

Orfeo

Porte e finestre aperte
mura grigie
e vento forte attraverso
mi han sempre voluto dire morte

(Voci distorte, incomprensibili)

E di quello che dite non capire niente
anche questo è morire

Aiutami

Venditore

Seguimi

Fine Prima Parte

(Un grazie sincero a Marco Giunco per il contributo alla messa in linea)